Grafica e marketing sono contigui, anzi devono esserlo. La sottile linea rossa che divide una strategia di marketing dalla produzione creativa dei grafici determina il successo o meno di un business. Ecco come.
La grafica è l’occhio della strategia di marketing. Ecco perché è un elemento dal quale nessuno può permettersi di prescindere. Perché l’elaborazione grafica arriva laddove le parole non sono riuscite a comunicare. Colori e forme traducono le sensazioni, ma soprattutto trasudano personalità. O meglio, brand identity. Marketing e social media non ne fanno a meno, anzi si incardinano decisi sulla grafica.
In un’agenzia marketing e comunicazione, l’art director è una figura apicale. È affidata a lui la traduzione in immagini dell’intera strategia. Il suo lavoro fa da ponte tra chi parla e chi ascolta.
La richiesta di un restyling, di una elaborazione originale o dell’ideazione di una linea grafica ha molto a che fare con la natura intima del business di turno. E quindi, di un’azienda. E quindi delle persone che l’hanno fondata e che la compongono.
È stata esattamente questa la richiesta di Time Square. Ecco com’è andata questa storia breve ma intensa.
IL BACKGROUND
Time Square è tra le boutique uomo/donna più frequentate di tutta la Basilicata. Si trova a Potenza, in una delle vie commerciali più trafficate della città. È uno store di abiti di grandi brand, tra cui Patrizia Pepe, Fred Perry e Guess. L’immagine della boutique va costantemente monitorata e “lucidata” per restituire sempre bellezza e qualità dei valori aziendali.
IL PROBLEMA
A proposito di rinnovo della propria immagine, la scorsa primavera Time Square decide di riproporsi al proprio target con una brand identity nuova, maggiormente aderente alle proprie scelte aziendali, in accordo con il Tone Of Voice con cui Time Square parla ai suoi clienti. Tutto gira intorno alla qualità, alla necessità di rinnovarsi, all’ispirare fiducia e al voler essere un punto di riferimento. Time Square pensa ad un rinnovo dei locali. E, conseguentemente, ad un rinnovo della propria immagine, ad un rilancio dell’intera attività.
LA STRATEGIA
Il cambiamento deve essere subito tangibile, subito visibile. Questo vuol dire: RESTYLING LOGO.
Time Square si dimostra subito esigentissimo. Questo lavoro va condotto in tempi brevissimi (praticamente fulminei); il logo deve “parlare”, deve trasmettere i valori aziendali e – allo stesso tempo – deve dare subito un’atmosfera di novità, di avanguardia. In particolare, il pregio di un logo nuovo è anche quello di influenzare subito positivamente la gestione pagina Facebook della boutique.
Da dove partire, quindi?
- Da colori basic, ma eleganti. Il bianco e il nero che formano linee, ma anche spazi, in un’alternanza di vuoti e pieni tipica del design.
- Dalla scelta del font: quadrato, sintetico, riconoscibile. In particolare, il font del logo richiama visivamente l’idea di una piazza, o meglio ancora di uno spazio circoscritto. Lo spazio dello stile, della moda, della qualità.
- Dalla scelta di un elemento grafico legato alle infinite possibilità di crearsi un proprio stile. Il cursore che interseca il quadrato è l’elemento che comunica direttamente con il target. Con un clic, ci si connette ai più importanti brand con tutta la sicurezza di una boutique rinomata.
Dopo il logo, la riapertura dei locali rinnovati va lanciata e seguita con un lavoro integrato e coerente. Ecco perché come digital agency abbiamo fornito competenze e servizi nella produzione di video e grafiche per sostenere l’evento di riapertura.
L’ebbrezza di una full immersion di pochi giorni nel cuore di un business tutto nuovo, in effetti, ci mancava!
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