Lo sapevi? Adesso anche creator e influencer hanno un’associazione sindacale che tutela i loro diritti. Si chiama AssoInfluencer (qui il sito web) ed è un’idea tutta italiana.
Tante volte abbiamo parlato di quanto sia importante l’influencer marketing per una buona riuscita di determinate campagne. Ma quanto è diffuso questa pratica in Italia? E chi tutela i diritti degli influencer?
Assoinfluencer: cosa dicono i dati?
Secondo la neonata associazione, quello degli influencer e creators è un mondo che conta su 350mila persone solo in Italia, per un valore di mercato di 280 milioni di euro.
Nel mondo, invece, sempre stando ai numeri forniti da Assoinfluencer, il mercato di riferimento vale già 14 miliardi. A dimostrazione del fatto che anche il settore italino sia in crescita, l’associazione riporta l’aumento del 15% nel 2021 rispetto all’anno precedente. In pratica la metà delle imprese italiane scommette sulla capacità degli influencer di condizionare i comportamenti di acquisto dei propri followers.
Le aziende capiscono sempre di più il valore degli infuencer?
Influencer e content creator rappresentano a tutti gli effetti una nuova categoria imprenditoriale. E sono sempre di più le aziende che capiscono e si avvalgono delle loro potenzialità. Anche per questo, l secondo l’associazione che ha già tra i maggiori esponenti Chiara Ferragni, Fedez, Khabay Lame e Gianluca Vacchi, la nuova categoria di professionisti deve essere tutelata. Con la nascita di Assoinfluencer, per la prima volta in Italia i creator sono rappresentati da un’associazione sindacale, a testimonianza di quanto il mondo della comunicazione e del marketing riconosca l’autorevolezza di quella che è una professione a tutti gli effetti.