Si chiama BeReal ed è il nuovo tempio social della naturalezza e dell’autenticità.
Fisici perfetti e piatti gourmet impeccabili? No, grazie. La generazione Z sembra averne abbastanza, è per questo che il nuovo social network americano sta spopolando soprattutto nei college statunitensi e in Francia, dove le nuove generazioni cercano una valida alternativa al social network canonico.

Come funziona BeReal?
Influencer e fisici scolpiti non trovano spazio in BeReal, così come il social non permette di utilizzare filtri o di caricare foto dalla galleria del proprio smartphone.
Ma di cosa si tratta nello specifico?
Una volta al giorno, in un orario sempre diverso e casuale, l’utente riceve una notifica: “Hai due minuti per scattare e vedere quello che fanno i tuoi amici”. Partito il countdown bisogna fotografare sé stessi attraverso la camera anteriore del cellulare, poi usare quella posteriore per mostrare ciò che si sta facendo. La pubblicazione della combo da accesso alla homepage con tutti i post condivisi dagli amici. Sembrano finiti anche i tempi del “lurking” dunque, ovvero limitarsi al solo guardare, senza pubblicare nulla. La piattafrma elimina addirittura i likes: si può interagire solo commentando o pubblicando una RealMoji, ovvero un selfie associato a una emoticon.
Ormai da tempo, qualunque algoritmo ci ha dimostrato che gli utenti prediligono contenuti naturali, ma:
Perchè il nuovo social spopola con la generazione Z?
Lo slogan del social network, “BeReal is life, real life, and this life is without filters”, dice tutto sulla sua natura utentica e senza filtri. Sembra proprio l’autenticità, oltre al tempo molto ridotto che fa appassionare sempre di più le nuove generazioni. Basti pensare che dall’inizio dell’anno, i download dell’app sono cresciuti del 315%, con oltre 2 milioni di download solo nell’ultimo mese. L’impossibilità di programmare, di perfezionare, quasi fino a rendere finto un autoscatto, fa apprezzare agli Zoomer quella che è la vera quotidianità. Per molti, BeReal è diventato un vero e proprio appuntamento. Una condivisione quotidiana con ciò che interessa realmente. Insomma, la generazione Z mette al bando ogni artefatto.