Non mentire, è una domanda che tutti prima o poi ci siamo posti. Come guadagnano gli influencer? Quando si parla di influencer marketing, a destare più curiosità sono sempre i profitti. Questo mercato è in continua trasformazione e se prima il compenso degli influencer consisteva per lo più nei prodotti che pubblicizzano, ora le cose non sono più così. Perché?
Come guadagnano gli influencer: il compenso è in denaro
La convinzione più diffusa su come guadagnano gli influencer è che sia tutto molto semplice: prodotti gratuiti da pubblicizzare, post sui social media e il gioco è fatto. Beh le cose sono in realtà più complesse. Mentre la domanda per content creation aumenta in modo esponenziale, ci sono dei cambiamenti anche sul guadagno degli influencer. Se, infatti, prima era scontato che gli influencer accettassero come ricompensa solo i prodotti inviati dai vari brand, ora è sempre più frequente che vengano retribuiti con un compenso in denaro. Ormai si pensa ai campioni dei brand solo come a degli strumenti di cui gli influencer hanno bisogno per fare il loro lavoro. Insomma, sono i ferri del loro mestiere.
Anche quello degli influencer è un lavoro

Proprio per questo, mentre l’influencer marketing sta evolvendo, si sta aprendo sempre più il dibattito su come guadagnano gli influencer e se un cambiamento è d’obbligo. Il vero lavoro degli influencer spesso avviene dietro le quinte. Pensa al tempo impiegato a imparare come creare i vari contenuti, per esempio le skill di video editing necessarie, e al modo in cui far crescere e mantenere il proprio seguito sui social media. Non chiederesti mai a qualcuno di lavorare gratuitamente: questo vale anche per gli influencer, che sono dei creators a tutti gli effetti. Ricompensare in denaro sta quindi diventando lo standard in questa nuova industria. Non solo, perché è anche un modo per tutelare i brand.
Anche i brand hanno maggiore sicurezza di visibilità

Non è detto, infatti, che un brand che invia i propri campioni a degli influencer possa vederli pubblicati sulle loro pagine social. Molti creators postano semplicemente nelle Stories gli screen dei messaggi da parte di brand che spediscono i prodotti, senza pensare ad altri contenuti ad hoc in modo da pubblicizzarli. Pagare in denaro i creators è quindi una tutela anche per i brand, che, grazie al viral marketing, ricevono una forma di visibilità che difficilmente riuscirebbero a ottenere in altro modo.