Cos’è un URL e perchè è importante ottimizzarlo in ottica SEO? Appena approdiamo su una pagina web o una landing page, l’url è una delle prime cose che saltano all’occhio, il fatto che sia o meno un URL SEO friendly, incide non poco sul posizionamento della pagina ma non solo. Un URL che rispetti la SEO è importante anche dal punto di vista dell’esperienza utente. Un URL poco chiaro, che non rispetti il contenuto della pagina o troppo lungo, può creare confusione. Ma andiamo con ordine:

Cos’è un URL?
Un URL (Uniform Resource Locator) è l’indirizzo web di una risorsa. Sucuramente ti sarà capitato più spesso di vederne quando hai visitato un sito o una pagina web, ma anche le immagini e i PDF caricati in rete ne hanno uno. Un URL è sempre unico e si trova nella parte superiore di una pagina web.
Cos’è un URL SEO friendly? Si tratta di un URL ottimizzato per la SEO, in altre parole, un URL che piace al motore di ricerca (Google, nella maggioranza dei casi) ma anche all’utente. Deve essere in grado di anticipare sia all’utente sia agli spider che analizzano i siti web qual è il contenuto della pagina web.

Perché è importante ottimizzare gli URL?
Ti sembrerà strano ma l’URL per Google è un vero e proprio biglietto da visita!
Un URL troppo lungo o troppo complicato, metterà in difficoltà qualsiasi utente che, molto probabilmente, sceglierà una pagina web più semplice. Questo per quanto riguarda l’esperienza dell’utente, e la SEO cosa ne pensa?
Ottimizzare il proprio URL è fondamentale dal punto di vista della SEO. Gli URL che comunicano senza giri di parole di cosa tratta il nostro articolo ( che non a caso sono detti URL “parlanti”) aiutano sicuramente il posizionamento nelle pagine di ricerca.

Come si crea un URL SEO Friendly?
Pensi che esista la guida per l’URL perfetto? Spoiler: la risposta è no! Sicuramente, però, ci sono piccoli accorgimenti che possono fare la differenza. Oggi vedremo cinque passaggi che potrebbero semplificarti il lavoro.
Costruisci basi solide: definisci bene la struttura
Avere ben chiara la struttura del proprio sito web è forse il passaggio più antipatico ma allo stesso tempo fondamentale. Pianificare dettagliatamente i contenuti del proprio sito web prima di iniziare a crearlo aiuta ad avere chiarezza per quanto riguarda le Categorie e i Tag. Di conseguenza, anche gli URL saranno decisamente più performanti e importanti quando si andrà a strutturare un articolo SEO friendly.
Less is more: niente URL troppo lunghi.
Come abbiamo già detto all’inizio, un URL troppo lungo potrebbe infastidire l’utente e rendere più difficile la sua esperienza di navigazione tanto da portarlo a cercare le stesse informazioni in una pagina web meno complessa.
Inserire la propria keyword principale ed eventualmente anche la long tail keyword.
Teoricamente, inserire la keyword nell’URL non penalizza il posizionamento, ma è anche vero che non inserirl, certamente non lo aiuta. Se inseriamo la keyword principale nel meta tag title, sarebbe bene inserirla anche nel nostro URL. Se tag title e URL coincidono, Google “capirà” che il tema del contenuto è veramente quello e farà in modo di mogliorarne il posizionamento.
Il troppo stroppia: evita il superfluo.
Ci sono alcuni elementi che non dovrebbero andare in un URL. Lettere maiuscole, ad esempio, potrebbero causare errori 404 (page not found).
Utilizzare numeri, date, oppure simboli particolari certamente non aiuta il ranking anzi potrebbe danneggiarlo. Anche qui non si tratta di una regola ufficiale ma certamente a lungo termine aiuterà a prevenire degli errori (e quando si ragiona in ottica SEO si ragiona sempre sul lungo termine).
Stop words: croce o delizia?
Per ‘stop words’ si intendono gli articoli, le preposizioni e tutte quelle parole che non agevolano gli spider a capire il contenuto del nostro URL. Spesso gli esperti SEO, consigliano di eliminarle. In realtà alcuni studi dimostrano che le stop words non influiscono più di tanto sul posizionamento di una pagina web . La SEO, e lo ricordiamo ancora una volta, rappresenta un delicato equilibrio tra i motori di ricerca e gli utenti. Per un utente è chiaramente più facile leggere una frase più fluida e che quindi utilizzi anche le stop words.
Insomma, non c’è una regola. Anche qui, la migliore cosa che si possa fare è una valutazione caso per caso.