Nell’ultimo decennio i social media sono diventati parte integrante delle nostre vite. Tanto utili, eppure proprio le piattaforme social costituiscono il fulcro di un problema che affligge le società moderne. Parlo degli esempi di fake news e della disinformazione.
Notizie false e social media: il rovescio della medaglia

Strumenti ormai indispensabili per socializzare, condividere, guadagnare. Ma se questi sono i vantaggi, c’è sempre un altro lato della medaglia fatto di notizie false che nascono, si propagano e seminano e disinformazione proprio sui social. Lo abbiamo visto tutti negli ultimi anni: COVID, vaccini, guerra in Ucraina. Non è affatto difficile cadere in un buco nero trovando le più disparate notizie false e teorie cospirazioniste. Nessuno ne è immune, visto che – dati alla mano – le fake news costituiscono la fonte principale di informazione per la maggior parte dei loro utenti. Ma quando è iniziato tutto questo?
Fake news: dal 2016 il nostro nemico numero uno
The term “post truth” was chosen by Oxford Dictionary as the word of the year for 2016 to describe a political culture in which beliefs, opinions, and emotions are stronger than the truth. #medialiteracy #mediawatch #DigitalCitizenship #posttruth pic.twitter.com/Mo6iwKapA3
— Razan Nweiran (@razbn17) April 26, 2022
Ormai “fake news ” è un termine talmente usuale da diventare parte del nostro vocabolario. Ma – a proposito di dizionario – è proprio l’Oxford English Dictionary che individua un momento preciso in cui si è iniziato a parlare di notizie false e disinformazione. Era il 2016 e il vocabolario incoronava “post truth” come parola dell’anno. Ma perché proprio il 2016? In quell’anno due eventi hanno infiammato l’opinione pubblica: il referendum per la Brexit a Giugno e l’elezione di Donald Trump a Novembre. Insomma, la tempesta perfetta per il dilagare delle notizie false. Ma come contrastarle nella vita di tutti giorni?
Qualche consiglio utile

Un famoso proverbio inglese dice che “una bugia viaggia attraverso mezzo mondo, mentre la verità si sta ancora infilando le scarpe”. Non c’è modo migliore per descrivere l’impatto che le notizie false possono avere al giorno d’oggi. Ma non tutto è perduto e anche noi, nel nostro piccolo, possiamo contribuire a fermare la disinformazione. Come? Per esempio, il SOMA è nato appositamente per contrastare le notizie false in un quadro europeo che resta ancora schiavo della disinformazione. Ma puoi anche difenderti dalle notizie false verificando quello che leggi e usando fonti di informazione accreditate. Senso critico e consapevolezza possono essere i tuoi migliori alleati.