Hugo Boss rebranding

Hugo Boss: un rebranding che si fa in due

Dopo cinquant’anni Hugo Boss ha pensato ad un rebranding sensazionale. 

Due nuove campagne globali per i suoi brand Boss e Hugo: un rebranding che tocca tutti i punti di contatto con i consumatori. Una brand identity più moderna e universale, con obiettivi ben distinti: Boss intende raggiungere soprattutto i Millennial, Hugo, invece, punta alla Gen Z e ai consumatori under 25 anni anche con prezzi più accessibili.

Il rebranding di Hugo e Boss: nuovi loghi per un nuovo concept

Un’estetica più casual e spiritosa che resta fedele alla storia del marchio. Con le due nuove campagne, inizia un’era completamente nuova per Boss e Hugo, che vuole entusiasmare un pubblico nuovo e creare empatia con i suoi marchi.

#BeYourOwnBOSS e #HowDoYouHugo: la mossa strategica di un rebranding storico

#BeYourOwnBOSS è il titolo della campagna per la collezione P/E 2022, con una partnership strategica con TikTok per il brand Hugo e la sua superstar Khaby Lame che durante la Milano Fashion Week ha totalizzato 4 miliardi di impression in 4 giorni.

Su Instagram l’azienda ha giocato la carta delle star del momento che fanno capire il respiro globale a cui il brand aspira: da Matteo Berrettini al rapper statunitense Future, dall’attore e cantante sud-coreano Lee Min-ho al pugile britannico Anthony Joshua, dalla runner tedesca Alica Schmidt alle top model Kendall Jenner, Hailey Bieber, Joan Smalls.

Dove vuole arrivare l’azienda?

Il prossimo obiettivo sembra essere quello di raggiungere la classifica dei primi 100 marchi più rilevanti dei prossimi anni. Sotto la direzione del nuovo ceo Hugo Boss ha presentato un piano di crescita che punta a raddoppiare le vendite entro il 2025, per arrivare a un giro di affari di 4 miliardi di euro. 

Il potenziale sembra esserci tutto. Infatti, l’ultimo trimestre ha visto un’ulteriore crescita del fatturato del 51%. Durante tutto l’anno l’azienda ha registrato un fatturato di 2,8 miliardi di euro (+43% sul 2020 e solo l’1% al di sotto del 2019) con una media di circa il 90% dei negozi di proprietà aperti. In attesa dei risultati ufficiali, il gruppo prevede un risultato aziendale di 228 milioni di euro nell’anno fiscale.