intelligenza artificiale - google immagini

Intelligenza artificiale: con Imagen i testi diventano immagini

L’avete sentita l’ultima novità dal mondo dell’intelligenza artificiale? Gli ultimi aggiornamenti si erano fermati qui. Nelle scorse settimane invece, Google ha presentato Imagen: un software che tramite un meccanismo di machine learning riesce a trasformare i testi in immagini. Ma di cosa si tratta nello specifico?

Imagen: tu scrivi il testo Google pensa alle immagini

Il sistema, conosciuto come text-to-image, sfrutta il machine learning e l’intelligenza artificiale: in pratica il generatore va a pescare da un ricco database di foto creando un mix esilarante. Alla base quindi, c’è una stretta relazione tra il contenuto del testo e la rappresentazione fotografica. Una vasta gamma di stili, dai dipinti a olio ai rendering di computer graphics e anche fotografie.

Basta scrivere “Due robot a cena in un ristorante con la Torre Eiffel sullo sfondo”, “Astronave rossa che porta un cervello nello spazio”, “Cane con cappello da cowboy che suona la chitarra tra le montagne”, “Statua di marmo di un koala Dj con grandi cuffie”, “Un orsetto Teddy Bear che nuota in una vasca olimpionica”, “Un cane che guarda nello specchio l’immagine rifessa di un gatto”, Google farà il resto Ovviamente parliamo di un sistema ancora in fase di sviluppo e che verrà migliorato col tempo grazie all’intervento umano che corregge eventuali errori.

Intelligenza artificiale: Google è in ritardo?

Gia nel 2015 Big G aveva utilizzato algoritmi e reti neurali per produrre immagini dal forte gusto onirico e psichedelico con Deep Dream, ma anche in quel caso qualcuno era arrivato prima. Due progetti similI furono ideati e lanciati come un’esca al popolo del web. Si tratta di Midjourney e di Dall.E e Dall.E2 a marchio, questi ultimi, OperAI – compagnia statunitense fondata nel 2015 da Elon Musk e Sam Altman, ma in questo caso, con Imagen sembra che Google abbia davvero cambiato rotta.

Qual è il futuro delle immagini nel digital?

Per il momento Imagen è ancora in pit stop. La rappresentazione che le immagini danno dei contenuti testuali è talmente impressionante che, un utilizzo pubblico del software, potrebbe generare immagini razziste, violente o pornografiche. Per dare sfogo alla fantasia, dunque, tocca aspettare ancora un pò.