nudge marketing

La spinta gentile del Nudge Marketing

Se ti dicessi che il nudge marketing ti fa compagnia anche nelle buste della spesa?

Per creare una strategia di marketing che sia efficace, si prendono in considerazione, non soltanto gli aspetti che riguardano il prodotto o servizio che vogliamo promuovere ma tanti altri fattori “esterni”: dagli obiettivi dell’azienda a quelli dei target a cui ci si rivolge, dalle risorse a disposizione alle caratteristiche dei potenziali utenti.

Da questo punto di vista, il neuromarketing è un ottimo alleato, in quanto studia tutto i meccanismi che si innescano nella mente del consumatore al momento dell’acquisto, meccanismi che sono alla base del nudge marketing

 Che cos’è il Nudge Marketing? Facciamo un passo indietro

Il termine inglese “to nudge” significa spingere, esortare qualcuno a fare qualcosa. Nel 2017 l’economista Richard Thaler ha ricevuto il premio Nobel proprio grazie alle scoperte fatte sulla cosiddetta “teoria del nudge”. I suoi studi provano proprio quanto le manipolazioni esterne possano influenzare la mente dei consumatori.

Sei sicuro di acquistare consapevolmente?

Se ti facessi questa domanda la tua risposta più istintiva sarebbe, sì. Eppure ci sono occasioni in cui alcuni stimoli esterni possono influenzarci tanto da modificare la nostra esperienza d’acquisto. Un esempio fra tanti? 4,99 o 5 euro? Un dettaglio sottilissimo che per la nostra mente può fare la differenza facendoci scegliere un prodotto piuttosto che un altro.

Ma come si fa il nudge marketing? E.T lo faceva già nel 1982

Era 1982 e il film cult E.T. di Steven Spielberg usciva nelle sale: chi l’ha visto ricorderà sicuramente quanto l’alieno andasse ghiotto di Reese’s Pieces. Coincidenze? Assolutamente no. Tramite un accordo di Product Placement – comunicazione non intrusiva, sottoscritto dalla produzione e da Hershey, l’azienda che produce la linea dolciaria Reese’s, e con un investimento di circa 1 milione di dollari, il prodotto venne inserito nel film e Hershey ottenne l’autorizzazione a usare la figura di E.T. nei propri annunci pubblicitari. Le vendite di Reese’s Pieces aumentarono del 65% dopo l’uscita del film.

Nudge Marketing: a che punto siamo?

Se era una tecnica conosciuta già quarant’anni fa, oggi ne siamo praticamente circondati! Basti pensare alla scarcity che usano ormai quasi tutti gli eCommerce. Di cosa sto parlando? Della tecnica di comunicare ai consumatori che determinati articoli sono disponibili solo in quantità limitate. Così facendo, questi saranno spinti non solo a effettuare l’acquisto, ma anche ad effettuarlo in tempi brevi per non perdere l’occasione. Di esempi potrei proportene all’infinito, dal più insignificante al più incisivo. Pensa ad esempio alle recensioni positive di un prodotto. Magari non ne avevi la necessità, ma la recensione positiva ti ha sicuramente incoraggiato a conoscere meglio il prodotto in questione.

Noi marketers sappiamo bene quanto basti poco perchè la comunicazione diventi invasiva e mettiamo in campo tutte le tecniche di neuromarketing che ti permettono di raggiungere l’obiettivo senza sminuire la qualità del messaggio.

Cosa aspetti? Sali a bordo! Siamo qui per studiare la tua strategia vincente.