Metaverso o vita reale?
Dopo tutti i brand che hanno fatto a gara per aggiudicarsi un posto nell’universo meta, il marchio Heineken è partito proprio da questa domanda prima di aprire il suo birrificio virtuale su Decentraland.
Prodotta con “A-pixel” al posto del lievito A, e “luppolo fermentato con codice binario co la supervisione dei virtual brewing assistants di Heineken”, avatar dei mastri birrai.
Una conferenza stampa con tanto di aragoste e caviale pixelati e avatar degli ambassador tra i quali Thierry Henry, e ha invitato gli utenti di Decentraland a farci un giro.
C’è più gusto nel metaverso?
Il senso dell’operazione, in realtà, al di là del divertimento e coinvolgimento di un certo tipo di pubblico sulle piattaforme che già utilizza, va ben oltre la strategia di marketing. E’ veramente meglio bere una birra nel metaverso che nella vita reale? Per Heineken non c’è partita