Gli Oscar 2022? Qualcosa ci dice che ce li ricorderemo per molto tempo.
Mentre tutta Italia aspettava e sperava nella vittoria di Paolo Sorrentino con il suo “E’ stata la mano di Dio”, che purtroppo non ha segnato il bis per il regista, di certo la notte degli Oscar 2022 rimarrà nella storia anche per un momento di tensione abbastanza inconsueto.
Will Smith ha vinto l’Oscar come migliore attore per il film King Richard, ma è quello che è successo appena pochi minuti prima, che ha destato tutt’altro scalpore. Mentre il comico Chris Rock era sul palco, ha fatto alcune battute rivolte all’attrice Jada Pinkett Smith, moglie di Will Smith, alludendo alla testa rasata dell’attrice che soffre di alopecia da diverso tempo. A quel punto Will Smith è salito sul palco e ha colpito Rock al viso. Come è facile immaginare, si è scatenata la battaglia al meme più originale. Abbiamo scelto quelli che ci sono piaciuti di più:

Qualcuno invece si è divertito a scherzare sulla clamorosa sconfitta calcistica della Nazionale italiana contro la Macedonia del nord.

Si sono visti, insomma, meme dai temi più disparati. Dal calcio, al cinema, alla vita quotidiana. Noi non potevamo rimanere estranei a questa divertentissima sfida di originalità e forse ci siamo fatti prendere, è il caso di dire, un pò la mano.

Al di là di questo episodio che non è certo passato inosservato, ci sono state novità, durante l’evento, che non hanno risparmiato nemmeno il mondo del marketing.
Cambiano i criteri di valutazione
L’AMPAS (Academy of Motion Pictures and Arts) ha riformulato i criteri di valutazione per ottenere il massimo riconoscimento nella categoria miglior film. Il lungometraggio dovrà essere contraddistinto da determinati standard di rappresentatività e inclusione, affinché possa essere considerato degno di nomination. Questi nuovi criteri entreranno in vigore dal 2024, ma già oggi influenzano le strategie delle grandi aziende cinematografiche.
Gli Oscar e la parità di genere
Il primo criterio comporterà l’inserimento di donne, gruppi etnici sottorappresentati, persone dichiaratamente LGBTQ+ o figure con disabilità, come protagonisti o personaggi principali. Questa inclusione potrà riguardare anche le comparse, con una soglia minima del 30% di rappresentatività, oltre che il messaggio stesso del film. Il lungometraggio dovrà soddisfare almeno due di queste tre condizioni di coinvolgimento.
L’Oscar va anche dietro le quinte
Il secondo criterio sarà incentrato sullo staff dietro le quinte. I reparti che avranno contribuito alla realizzazione della pellicola, come montaggio, fotografia o trucco, per citarne alcuni, dovranno presentare diversi professionisti a loro volta appartenenti alle categorie elencate prima.
Gli Oscar e il marketing
Il terzo criterio invita a dare l’opportunità a queste figure di stage o apprendistati retribuiti, mentre il quarto comprende il reparto marketing e comunicazione. Si chiama Array Crew ed è un database che contiene una lista di persone da inserire nei prossimi progetti cinematografici. Donne, persone di colore e categorie sottorappresentate, testimoniano così il cambio di rotta del mondo cinematografico.