Ci eravamo lasciati con Meta che lanciava il suo primo store fisico. Questa settimana l’account shop di Instagram compie 3 anni e raggiunge il milione di followers: per festeggiare, i prossimi 20 e 21 maggio, la piattaforma apre un pop up store. Dopo Londra e Berlino, ora tocca a New York. Ma quale strategia c’è dietro la popolarità dei pop up shop?
Pop up store, parola d’ordine: esperienzialità
Il fenomeno degli ultimi anni è sicuramente quello dei pop up store: negozi fisici dei grandi brand che siamo abituati a conoscere solo in formato digital. Facendo leva sul limite temporale e l’esclusività, infatti, invitano i consumatori ad associare la ricerca online del prodotto con l’esperienza concreta del tradizionale negozio fisico.
Posizione strategica dello store, costi di gestione ridotti, creatività e originalità: questi gli elementi essenziali del successo dei pop up store. Se poi il design è d’impatto, l’effetto wow è assicurato. Bonus aggiuntivo? Il legame tra brand e consumatore ne esce rafforzato e la brand awareness aumenta in modo esponenziale. Lo sa bene la Ferrero che, nel 2019, focalizzò il lancio dei Nutella Biscuits intorno a un’esperienza di assaggio proprio in un pop up store creato per l’occasione a Milano. Ma cosa dobbiamo aspettarci dall’ultimo firmato Instagram?
Lo shop fisico di Instagram dà valore alle attività minority-owned
Con quest’ultima mossa, il colosso punta a creare un ponte tra l’esperienza online e quella concreta dell’acquisto in store. E sembra proprio una scelta ad hoc considerato che il 70% dei suoi utenti usa il social per scoprire nuovi prodotti, aiutati soprattutto dall’ispirazione degli influencer.
L’elemento distintivo del pop up store? La possibilità di acquistare nelle categorie home, beauty e fashion prodotti di tutte quelle attività che fanno capo alle minoranze sociali. Il meglio dello shop online unito alla possibilità di far crescere piccole attività imprenditoriali. Che dite, lo facciamo un salto a New York?!
