La sostenibilità e la trasformazione digitale, sono i veri temi caldi dell’ultim’ora. Una vera e propria rivoluzione che non guarda soltanto al come si fanno le cose, ma definisce cosa sia più giusto fare in un’epoca che vede nel digitale un elemento di trasformazione di persone, ambiente, economia e società.
Stefano Epifani,Presidente della Fondazione per la sostenibilità digitale, li definisce anche e soprattutto strumenti per costruire un futuro migliore. Ed il futuro sarà migliore se sostenibile. Intanto, è proprio dalla stessa fondazione che emerge Sustainable Coding, la nuova ricerca che sta lavorando alla realizzazione di un manuale per sviluppatori software. Quali sono le migliori pratiche da adottare per uno sviluppo software sostenibile a livello ambientale, economico e sociale?
Il “manuale” della sostenibilità digitale
L’idea è stata sviluppata da un gruppo di ricerca composto da diversi partner della Fondazione: da Enel a Cisco Italia, a Eht e Gruppo Fincons.
Si parla di “Salute e Benessere” con particolari riferimenti a quanto sia importante garantire che la fase di sviluppo avvenga facendo attenzione alle condizioni dei lavoratori e tutelando la salute di chi ne farà uso.
Dalla sostenibilità digitale a quella ambientale
Tanti i temi affrontati, dalla parità di genere dei team di sviluppo a quella nei modelli di intelligenza artificiale, senza tralasciare, ovviamente, l’impatto ambientale. La ricerca punta infatti a progettare sistemi e soluzioni efficienti ed a basso impatto energetico, ottimizzate, condivise e riusabili.
Qualcosa si muove: il caso Microsoft
Notizia delle ultime ore, è che Microsoft userà l’energia residuale prodotta dall’elaborazione dei dati informatici,per scaldare case e imprese in Finlandia. 900 chilometri di tubazioni sotterranee distribuiranno il calore emesso dagli impianti informatici del grande centro di elaborazione dati, ad oltre 250.00 famiglie. Il riciclaggio del calore residuale permetterà di ridurre le emissioni di CO2 di 400.000 tonnellate l’anno. Insomma,in un mondo che punta sempre più al green, anche il digital fa la sua parte!