Digital Marketing: un alleato chiamato Emoji!

Come può utilizzarle un Brand? Ha senso inserirle nella propria Strategia di Digital Marketing? 

C’è una emoji per tutto, anche per l’insalata e noi le utilizziamo quotidianamente, emozionano e coinvolgono, basti pensare a quante volte in un giorno inseriamo almeno un emoji in un messaggio WhatsApp.

Ma partiamo dal principio: Cosa sono le Emoji?

Un sistema di comunicazione ausiliario alle parole che negli ultimi anni è diventato parte integrante del quotidiano di tutti, l’idea fa capolino in Giappone già alla fine degli anni ‘90, quando un dipendente dell’azienda di telecomunicazioni Docomo, analizzando la grande quantità di immagini che gli utenti si scambiavano via SMS, decise di creare le emoji: simpatiche faccine che da sole esprimono gli stati d’animo di chi le utilizza.

Ad oggi si contano più di 3.000 emoji, le possiamo anche festeggiare: difatti il 17 luglio è la giornata mondiale degli Emoji.

Emozionare per Coinvolgere

Spesso tralasciamo il lato emozionale della questione, il marketing moderno è, infatti, fortemente incentrato sulle emozioni.
I canali social, ed il web in generale, prediligono contenuti immediati: le immagini parlano da sole e se sono accompagnate da didascalie, si tratta di testi molto brevi e intuitivi.

No, non una semplice Emoji. Un linguaggio innovativo!

Rappresentano ottima tecnica per rafforzare il legame con il consumatore e bisogna tenerle in conto nello sviluppo di una efficacie strategia di digital marketing.

Si possono utilizzare a livello base, attraverso i social media, email marketing, o campagne di Advertising, oppure strutturare una strategia di comunicazione più complessa, offrendo emoji gratuite e personalizzate, che si adattano al brand. In questo modo è possibile anche creare una pubblicità indiretta, generata dalla condivisione del set di emoji.

Emoji e Brand Activism

WWF, nel 2015, ha realizzato una campagna di Emoji Marketing che consisteva in una donazione di 10 centesimi ogni volta in cui si usava, su Twitter, l’icona per una delle specie in via d’estinzione.

Infatti un altro modo di utilizzare le emoji è il Brand Activism che si concretizza quando un brand promuove attivamente una causa sociale.

Basti pensare che nel 2021 tra le nuove emoji rientrano anche la donna barbuta e le coppie di ogni genere e colore di pelle.

Un potenziale comunicativo

Sono tanti gli esempi di grandi brand che si sono concentrati sull’emoji marketing puntando allo sviluppo di emoji personalizzate, attraverso strumenti online come Moji Maker, oppure utilizzando quelle esistenti associate al proprio marchio.

Negli ultimi anni una ricerca di SocialBakers Analytics ha mostrato che sono circa 500 i Top Brand che fanno uso di di Emoji nella propria strategia di Digital Marketing. Tanto per citarne alcuni: Pepsi, Starbucks o L’Oréal.

Arrivano i SOUNDMOJI

Le emoji, diventano “parlanti” con effetti sonori incorporati.

Facebook ha lanciato le Soundmoji su Messenger, dei brevi clip audio integrati alle Emoji tradizionali, come per esempio l’applauso e il rullo di tamburi, e ha previsto anche collaborazioni commerciali con film e serie TV.

Una novità che sarà rilasciata a livello globale nelle prossime settimane, disponibile prima sulla versione iOS di Messenger e poi su Android.


Clippy? Qualcuno lo ricorda?

È di appena qualche settimana fa la provocazione di Microsoft!

Clippy? Si, proprio lui la graffetta che Office 97 utilizzava come assistente virtuale?

Attraverso un tweet, l’azienda ha lanciato una sfida: con 20.000 like, si sarebbe rimpiazzata la classica emoji della graffetta su Office 365 proprio con l’immagine del defunto Clippy.

Al momento della stesura di questo pezzo il conto dei like ha abbondantemente superato i 125.000 con 12.600 retweet e oltre 1600 commenti spassosi oltre a endorsement come quelli dal canale ufficiale di Xbox che ha twittato “Free Clippy”.

Clippy potrebbe essere quindi riesumato dal cimitero dell’informatica facendo un trionfale ritorno su Office 365: non più come assistente all’uso dei software di produttività quanto nella veste più discreta di una emoji. Microsoft l’ha proposto, quasi per scherzo, sui social ma visto l’incredibile riscontro positivo da parte degli utenti potrebbe diventare realtà.

Se sia solo una provocazione o se avrà un seguito, non possiamo saperlo. Quel che è certo è che, l’emoji marketing può davvero fare la differenza in una strategia comunicativa.

Certo, come tutte le cose, anche le emoji vanno usate nel modo giusto: ogni emoji ha il suo significato che va usato in modo appropriato per non produrre l’effetto contrario!

Può essere d’aiuto l’enciclopedia web ufficiale, Emojipedia, in cui trovare i significati delle singole emoji e tutte le novità in tempo reale.

Attenzione poi ad un altro aspetto: un messaggio con troppe emoji può risultare di difficile comprensione per l’utente che lo legge, può mal rappresentare il tuo marchio e quindi disorientare un potenziale cliente.

Se sei arrivato fin qui, probabilmente il tuo brand è ancora in fase di crescita: prestare attenzione a questi piccoli suggerimenti ti farà recuperare molto tempo.

Insomma, usato con le dovute accortezze, le emoji possono essere una risorsa nella propria strategia di digital marketing! Provare per credere!

Contattaci e saremo lieti di fornirti ulteriori informazioni per la tua strategia digitale.

Non dimenticare di seguirci anche su FacebookInstagram e LinkedIn!